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La problematica del recupero del quartiere Lenza Orologio è stata caratterizzata per l’ambivalenza delle istanze che suggeriscono e informano l’opera di recupero stessa: da un lato le istanze di salvaguardia e riuso del patrimonio abitativo urbano, che determinano la necessità di predisporre interventi di valorizzazione del patrimonio architettonico ed etnoantropologico in quanto bene culturale ereditato da un lungo processo di formazione e trasformazione della città; dall’altro lato le istanze di rilancio funzionale, economico e sociale del quartiere, che determinano la necessità di precisi interventi di risanamento, consolidamento e riuso del patrimonio edilizio entro obiettivi di destinazione sociale.

L’obiettivo del recupero è stato quindi assunto in un senso lato, come finalità unificante tutti questi aspetti, non ultimo quello di promuove, attraverso l’attuazione dell’intervento, un’opera di rilancio e rifondazione delle forme e dei significati urbani profondamente connessi con l’eredità culturale di cui l’insediamento è portatore.

La tipologia dell’intervento, coerente con le previsioni degli strumenti di pianificazione e di programmazione territoriale, rientra tra le tipologie d’intervento di recupero e riqualificazione funzionale del patrimonio edilizio esistente attraverso la rifunzionalizzazione di un edificio d’interesse storico finalizzato all’insediamento, all’accessibilità e allo sviluppo di servizi alle imprese, alla persona e alla comunità.

Sulla base dell’esperienza maturata in progettazioni analoghe, la proposta di recupero degli immobili si è confrontata, in primo luogo, con le necessità legate all’uso, dando priorità al rispetto della configurazione originaria del manufatto, con l’introduzione di alcuni correttivi legati alle esigenze di destinazione d’uso, e sicurezza. Si tratta quindi di un adeguamento funzionale di una serie di piccoli edifici di interesse storico ambientale nel quale possono essere insediate attività e servizi.​

La distribuzione interna è stata impostata tenendo conto degli spazi che occorrono per soddisfare i bisogni dei fruitori stessi, senza trascurare però gli aspetti di carattere funzionale nel rispetto dei parametri previsti dalla normativa di legge.

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POST INTERVENTI
ANTE INTERVENTI

COMMITTENTE
comune di Palazzolo Acreide
srl
 

STATO
conclusa
 

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obiettivi

L’intervento, finalizzato alla realizzazione di un insieme di n. 10 alloggi da adibire ad edilizia residenziale sovvenzionata e da locare a canone sostenibile, si configura pertanto come una occasione non solo di recupero del patrimonio edilizio esistente del centro storico, che versa ormai in condizioni di degrado e di abbandono, ma anche come un’occasione per fornire un sistema abitativo di qualità, strutturato e organizzato per garantire il soddisfacimento delle quotidiane esigenze dell’abitare a fasce di popolazione che necessitano di un alloggio sociale.

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restauro &
ambiente

In relazione ai temi ambientali il restauro, eseguito nel pieno rispetto della dignità del manufatto senza impiegare materiali non consoni nel rispetto delle tradizioni costruttive locali, è stato individuato come “recupero”, come l’applicazione pratica del concetto di “bioedilizia” e comfort moderno con l'obiettivo di un equilibrio al costruito, all'uomo e alla natura proteggendoli da tutti i fattori nocivi esterni ed interni, attraverso la riscoperta dei materiali non nocivi e delle tecniche costruttive tradizionali, l'uso di colori, illuminazione e luce.

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caratteristiche

Il primo passo nella progettazione dell’intervento è stato quello di comprendere come erano stati fatti i muri, i solai, i tetti, i pavimenti, i balconi; quali le pietre utilizzate, quali i legni o le malte. Il passo successivo è consistito nel loro ripristino o nella loro riproposizione nei casi in cui gli elementi originali non sono più presenti. In tal senso sono stati riutilizzati le pietre ed i mattoni originari per il restauro dei muri e delle piattabande in pietra, ove presenti; le pianelle e le tegole fatte a mano per riapparecchiare i tetti. Alle strutture tradizionali si è ispirata anche la ricostruzione dei tetti dove sono state utilizzate coibentazioni non nocive alla salute e che garantiscono una perfetta traspirabilità e ventilazione del sottostante tavolato.

Nell'ambito dell’involucro edilizio (basamenti, coperture) di pannelli in polistirene, mentre sia per gli intonaci esterni sia per quelli interni si è prevista la loro realizzazione impiegando un apposito formulato in grado di garantire la coibentazione degli ambienti e un corretto isolamento acustico degli ambienti, nonché l’adozione di infissi in legno con vetro-camera basso-emissivo, dotati di persiane esterne, che garantiscono, oltre un adeguato isolamento termico e un controllo degli apporti solari, anche una riduzione al minimo delle infiltrazioni d’aria.

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